Carabinieri, intensificati i controlli. Una rapina impropria

PORDENONE – I carabinieri della Compagnia di Pordenone hanno intensificato l’attività di prevenzione ed i controlli stradali, anche con l’ausilio dell’elicottero del Nucleo Carabinieri di Belluno, per contrastare la criminalità predatoria ed il traffico di stupefacenti.

Nel corso della vigilanza alla circolazione stradale, effettuata in particolare nei comuni di Pordenone, San Vito al Tagliamento ed Azzano Decimo, sono stati controllati nelle ultime 48 ore 94 veicoli ed identificate 129 persone, contestando 7 contravvenzioni al codice della strada per violazioni a norme comportamentali, fra le quali una guida in stato di ebbrezza alcolica (P.S., 21 anni, di Pordenone) con immediato ritiro della patente.

Sul fronte della lotta al traffico di stupefacenti, i Carabinieri hanno segnalato al Prefetto di Pordenone in qualità di assuntori di droghe P.L., 39 anni, di Pordenone, trovato in possesso di 2 grammi di marijuana, e B.L., 21 anni, di Sesto al Reghena, trovato in possesso di 7 grammi della medesima sostanza.

Infine, è stato denunciato a piede libero T.C., 24 anni, cittadino senegalese residente a Pordenone, di fatto senza fissa dimora, attualmente irreperibile, ritenuto responsabile del reato di rapina impropria. Lo straniero, nella tarda mattinata odierna, si è introdotto nel cortile di un condominio di Vallenoncello dove ha tentato, dopo avere tranciato il lucchetto che la ancorava al posto auto, di impadronirsi di una bicicletta da uomo del valore di 300 euro circa.

Vistosi scoperto dal proprietario, un carabiniere effettivo al Comando Provinciale di Pordenone, al momento libero dal servizio, ha abbandonato la bicicletta dandosi alla fuga attraverso la limitrofa campagna dopo avere strattonato il militare che, in attesa di rinforzi, era riuscito temporaneamente a trattenerlo.

Nonostante le ricerche poste in essere dai militari dell’Arma presenti in zona, l’indagato è riuscito a far perdere le proprie tracce. Le immediate indagini e gli elementi raccolti sul posto hanno, comunque, consentito di identificare l’autore del reato, che sarà deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Pordenone.




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