Disposta l’autopsia sul giovane morto in montagna

PORDENONE- Servirà l’autopsia per stabilire le cause del decesso di Elia Pellegrinuzzi, 29 anni, il pescatore di Maniago trovato morto ieri a Tramonti di Sopra, dopo cinque giorni di ricerche nei boschi e nelle forre della zona.

L’esame esterno sulla salma, svolto stamani dal medico legale Lucio Bomben, non ha permesso di chiarire le cause della morte, che è stato stimato possa essere intervenuta la notte stessa in cui l’uomo è scomparso.

Escluse comunque responsabilità di terzi. Secondo quanto si è appreso, l’anatomopatologo – consulente della Procura nei principali casi di cronaca degli ultimi anni – non avrebbe riscontrato elementi utili a fare emergere la causa del decesso.

In assenza di lesioni esterne e di fratture o traumi particolari, resta in piedi l’ipotesi del morso di una vipera o di uno choc anafilattico per puntura di insetto – dopo molti giorni all’addiaccio il corpo era ingrossato – oppure quella di un malore fatale al culmine di una faticosa risalita dopo che il pescatore si era perso nel bosco e aveva vagato per ore in cerca di una via di salvezza.

Il referto del medico legale è stato trasmesso alla Procura di Pordenone che potrebbe disporre l’esame autoptico già per la giornata di domani.




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