Fecondazione artificiale, a Pordenone le procedure con donatori esterni

PORDENONE – “Presso l’equipe di Fisiopatologia della Riproduzione Umana dell’ospedale di Pordenone tutto ormai è pronto e a giorni saranno fatte le prime procedure di fecondazione assistita eterologa, sia con gameti femminili che maschili”.

Lo rende noto l’assessore regionale alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Maria Sandra Telesca.

La fecondazione eterologa è quella più “spinta”: si verifica quando il seme oppure l’ovulo (ovodonazione) provengono da un soggetto esterno alla coppia. La fecondazione omologa, invece, si ha quando il seme e l’ovulo utilizzati nella fecondazione assistita appartengono alla coppia di genitori del nascituro, il quale presenterà quindi un patrimonio genetico ereditato da coloro che intendono allevarlo

Ad aprile, l’Azienda per l’assistenza sanitaria n. 5 di Pordenone è stata individuata quale centro di riferimento regionale per la funzione di importazione di gameti anche per le altre strutture regionali che si occupano di procreazione medicalmente assistita.

Attraverso una gara europea, sono state individuate per l’import alcune Banche di gameti che hanno sede in Spagna e nella Repubblica Ceca.

La Direzione generale dell’AAS 5 ha già formalizzato la prima convenzione con una Banca di Valencia che ha permesso il primo arrivo di gameti.

“La volontà e l’impegno della Regione e dell’Azienda sanitaria – sottolinea Telesca – ha consentito, in tempi record, all’ospedale di Pordenone di essere la seconda struttura in Italia, dopo il Careggi di Firenze, a garantire alle coppie, attraverso il Sistema Sanitario regionale e nazionale, il diritto all’esigibilità della fecondazione eterologa stabilito dalla sentenza della Corte Costituzionale 162/2014”.




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