La sala ex PnBox rinasce come spazio aggregativo

PORDENONE – Da tempo il Comune ci sta lavorando. Ora il risultato è vicino: verso fine anno o inizio del prossimo, salvo imprevisti, riapriranno i locali della Bastia di Torre che ospitavano il defunto Pnbox, un obiettivo su cui il primo cittadino si era impegnato.

Lo spazio rinascerà come sala polifunzionale a disposizione della comunità per incontri, eventi, musica, momenti conviviali, iniziative culturali e sociali, il tempo libero.

L’idea di fondo è stata proprio «recuperare i locali (compreso il giardino esterno, ndr) non più per fini commerciali – spiega il sindaco – ma aggregativi, a beneficio del quartiere e della città, uno spazio per giovani, famiglie, anziani, per tutti. Restituiamo a Pordenone un luogo che abbiamo trovato in condizioni disastrose, completamente abbandonato. Interveniamo anche economicamente per metterlo a posto con l’aiuto delle associazioni».

«Per realizzare questo progetto – spiega De Bortoli – abbiamo coinvolto le associazioni dando loro la possibilità di insediarsi, usare gli spazi a fini associativi, gestire l’uso della sala incontri».

E infatti la giunta comunale ha appena autorizzato ufficialmente il trasferimento delle associazioni di quartiere dalle loro attuali sedi alla bastia di Torre. Quattro i sodalizi coinvolti nel progetto, quelli maggiormente attivi sul territorio, con modalità e spazi diversi: al gruppo alpini è affidato il compito della gestione complessiva dell’area.

Troverà ospitalità in uno spazio da individuare una volta terminate le manutenzioni, anche l’Avis Torre, mentre l’associazione il Castello avrà a disposizione un magazzino e l’associazione «Torre in musica» un ufficio. A fare da capofila saranno dunque gli alpini cui spetterà il compito, in collaborazione con le altre realtà associative, di gestire e mantenere in ordine gli spazi e di organizzare la concessione dei locali per le iniziative aggregative dei cittadini.

Ciascuna associazione pagherà la sua quota di luce e riscaldamento in proporzione millesimale (lo stesso sistema che si adotta nei condomini). Previsto anche il canone d’affitto da cui sarà sollevato solo il gruppo alpini a fronte dell’onere e della responsabilità della gestione della struttura.

La suddivisione e l’amministrazione dell’immobile è stata concordata in base alle necessità e agli impegni delle associazioni che da diversi mesi stanno lavorando a stretto contatto con il Comune.

La durata della concessione dei locali è di 6 anni con possibilità rinnovo alle medesime condizioni. A effettuare la sistemazione e la manutenzione dei locali sono le stesse realtà associative, con in prima fila gli alpini.




Condividi