Pianeta casa in ripresa, i dati sono in leggera crescita

PORDENONE – L’U.P.P.I., Unione Piccoli Proprietari della Provincia di Pordenone, ha pubblicato i dati relativi all’andamento del mercato immobiliare, nella provincia di Pordenone per il I° semestre del 2017.

Questi, comprendono il numero di contratti di locazione, di compravendite di abitazioni nonché l’andamento degli sfratti.

Per quanto riguarda i contratti di locazione, secondo dati dell’Agenzia delle Entrate, nel I° semestre 2017, si sono registrati:

• 4857 atti comprendenti sia locazioni di natura abitativa che locazioni ad uso diverso. Il dato, rispetto all’anno precedente, pare dare un’indicazione positiva. Si consideri, infatti, che l’equivalente numero di contratti per tutto il 2016 era stato di 6353 atti;

• per quanto riguarda le compravendite di abitazioni il dato complessivo, sempre per il I° semestre 2017, raggiunge il numero di 1524 transazioni distinguendo: 168 contratti per acquisti di immobili nuovi da impresa costruttrice (nell’intero 2016 erano stati 319) e 1356 compravendite di abitazioni usate (per l’intero 2016 erano state 2634). Pertanto pare che il mercato abbia mantenuto i valori dell’anno precedente;

• per quanto riguarda gli sfratti anche qui si rileva un numero in linea con quelli dell’anno precedente. Nel I° semestre 17, infatti, nell’intera provincia sono stati emessi 92 provvedimenti di sfratto per morosità (32 per la città capoluogo e 60 per la rimanente provincia) laddove, per l’intero 2016, i provvedimenti erano stati nel numero di 180 (63 per il capoluogo e 117 per la rimanente provincia). Pertanto, anche in questo caso, dati che si allineano, tendenzialmente, rispetto, come detto, al 2016.

La valutazione di tali dati risulta particolarmente interessante, tra l’altro, per il fatto che oggi, 5 ottobre, alle 17 nella Sala Rossa del Comune di Pordenone, l’Amministrazione comunale ha convocato le Associazioni della proprietà e dell’inquilinato per dare corso alla trattativa per la nuova convenzione sui canoni concordati.

Si tratta, come noto, dell’individuazione del valore dei canoni stessi per i contratti che vengono stipulati nella forma, oramai nota con riferimento alla durata, di anni 3+2. Gli stessi, inoltre, vanno anche applicati ai contratti transitori e con studenti universitari.
La precedente convenzione risaliva al 2003.

Si ricorda che, a questo tipo di contratti, sono collegati numerosi benefici fiscali sia per i locatori che per i conduttori:

• i proprietari, infatti, possono godere di una cedolare secca all’aliquota, oggi del 10%, rispetto a quella ordinaria del 21%, esenzione da registro e bollo, riduzione dell’imposta IMU e TASI in alternativa, se non esercitata l’opzione per la cedolare secca, la riduzione dell’imponibile ai fini dell’imposta sui redditi;

• gli inquilini possono anch’essi godere di riduzione di imposta, in relazione all’ammontare dei propri redditi nonché qualora i contratti sino stipulati a seguito di trasferimento per motivi di lavoro o per la frequentazione di corsi universitari.




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