Santin “plauso a Pnlegge che ha coinvolto alberghi territorio”

PORDENONE – «Dire che il sistema dell’accoglienza collassa nel corso degli eventi più importanti, come nel caso del prossimo festival di Pordenonelegge, con gli ospiti costretti a trovare un letto a Treviso o a Udine, mi sembra eccessivo. Le strutture ricettive nella nostra provincia ci sono e non sempre vengono coinvolte perché si pensa che siano ubicate troppo lontano dal capoluogo. In realtà raggiungere Prata, Azzano Decimo, Casarsa, Sacile, o San Vito al Tagliamento è abbastanza facile per un territorio come il nostro. Nelle grandi città per visitare una fiera o altri eventi il turista utilizza mezzi pubblici che coprono un raggio d’azione di diversi chilometri per un tempo calcolato anche oltre l’ora».

Così la presidente Giovanna Santin del gruppo Federalberghi di Ascom- Confcommercio alle dichiarazioni rese dall’assessore Cristina Amirante nel voler garantire alla città due nuovi alberghi.

“In provincia –sottolinea Santin – ci sono 107 alberghi più altri 243 esercizi complementari (B&B, alloggi turistici e case vacanze) per un totale di 8.500 posti letto. Strutture che garantiscono l’accoglienza anche nei momenti più difficili, quando il territorio è scarso o privo di eventi, ma che richiede, allo stesso tempo, un migliore servizio pubblico di trasporto per gli ospiti. Se poi vogliamo incrementare l’offerta ricettiva in città, si pensi piuttosto a una riqualificazione di stabili già esistenti e a incentivi che aiutino gli imprenditori a sostenere costi già onerosi per queste attività. Faccio un plauso, comunque, agli organizzatori di Pordenonelegge che per questa edizione hanno coinvolto le strutture ricettive presenti sul territorio provinciale”.

Dal canto suo anche il presidente del Consorzio Pordenone Turismo, Sergio Lucchetta, pone l’accento sulla « sufficiente capienza degli alberghi nel territorio della Destra Tagliamento, che garantiscono ospitalità e danno lavoro alle proprie imprese e, più in generale, al comparto del Terziario per 365 giorni all’anno e non soltanto in occasione di rassegne e manifestazioni d’interesse. Poi bisogna pensare a un calendario eventi condiviso, in modo da evitare sovrapposizioni di date che generano confusione nei confronti del pubblico».

E ancora: «Oggi l’investimento più importante non è realizzare nuove strutture ricettive, ma infrastrutture e, soprattutto, mezzi di trasporto che colleghino l’intero territorio provinciale. Una scelta obbligata per dare impulso all’economia locale, al turismo ambientale e alle imprese del Terziario».




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