Teatro Verdi, arriva prima la stagione del decennale

PORDENONE – La stagione 2015-2016 del Teatro Verdi di Pordenone arriva prima.

E’ stata presentata ieri, 22 giugno, la nuova stagione del Teatro Verdi di Pordenone dal presidente Giovanni Lessio e dai direttori artistici Emanuela Furlan (prosa) e Maurizio Baglini (musica e danza).

Diversi i contributi di istituzioni e associazioni, chiusi dall’intervento del sindaco di Pordenone Claudio Pedrotti. Raccogliendo il tema dell’ urgenza dell’attualità che fa da filo conduttore al cartellone, ha dichiarato che “la cultura è l’unico mezzo che abbiamo per combattere l’ignoranza. In questo senso il Teatro Verdi fa la sua parte da anni, con grande determinazione”.

Ha inoltre sottolineato come le scelte artistiche “si inseriscano in una dimensione internazionale ma senza dimenticare la realtà territoriale e dunque le sinergie con chi rappresenta quest’ultima” e la capacità del Teatro di costruire con i suoi sostenitori privati progetti mirati e dunque per loro di grande soddisfazione, confessando, a questo proposito, un suo sogno: “Che fra cinque anni il sostegno dei partner privati pareggi il sostegno della parte pubblica”.

Intanto, si avvia prima la campagna abbonamenti (il 29 giugno), si apre prima (l’evento inaugurale sarà il 31 agosto), viene presentata prima. Arriva prima e “comincia” da un compleanno: il decimo, che il Teatro ha festeggiato di recente, a fine maggio, in concomitanza con l’ultimo appuntamento del 2015.

“Una data importante – sottolinea il presidente Giovanni Lessio – che ci ha fornito l’occasione di riflettere sul cammino compiuto ma soprattutto sul futuro, nella consapevolezza di aver conquistato, di pari passo con l’evoluzione del percorso artistico-culturale, il ruolo di volano e di punto di riferimento culturale per il territorio e con l’ambizione di esserlo – nel nostro piccolo – anche per il mondo dell’impresa”.

A un mese da quell’evento, ecco il nuovo cartellone, che offre 52 spettacoli, è stato costruito con risorse a dir poco limitate dai direttori artistici e nonostante ciò sempre nel segno della qualità assoluta, attento alle esigenze di diversi pubblici ai quali ci rivolgiamo”.

MUSICA e DANZA Grandi concerti sinfonici, un prestigioso omaggio a Pier Paolo Pasolini, cameristica raffinata, il progetto violoncello, il jazz, titoli di fascino per la danza. E direttori di fama internazionale accanto alle migliori orchestre giovanili al mondo, per continuare ad affermare che la qualità eccelsa può essere individuata nei giovani, a prescindere dalla popolarità mediatica.

Sono le linee guida del cartellone Musica e Danza di un Teatro che prosegue nella costruzione di progetti ex novo piuttosto che adeguarsi a proposte di circuito.

“Perché riteniamo più importante produrre cultura – sottolinea il consulente per la musica e la danza Maurizio Baglini- e quindi costruire concerti che possano sfociare in produzioni discografiche o editoriali e attirare l’attenzione della stampa internazionale specializzata. Nomi e i titoli presenti quest’anno giustificano spesso un tutto esaurito nei palinsesti europei più prestigiosi”.

E dunque, dopo progetti come “Maratona Hong Kong” e “Maratona Violoncello”, riconosciuti come unici da una casa discografica internazionalmente distribuita, nella programmazione 2015/16, figura una nuova maratona di giovani talenti (Maratona violino, 20 maggio 2016). Nel frattempo ETS, casa editrice di Pisa, sta lavorando a un audio book dedicato all’appena concluso ciclo di Rattalino sulla variazione pianistica ed è recente la notizia dell’interesse del Mozarteum di Salisburgo alla pubblicazione del nostro live del 25 marzo scorso, con la Gran Partita di Mozart: una notevole collocazione in ambito internazionale – conclude Baglini – a riprova del progresso nella statura musicale del Teatro Verdi”.

GRANDE SINFONICA, dunque, a partire dall’imponente concerto inaugurale, anticipato al 31 agosto: protagonista la Gustav Mahler Jugendorchester, che Abbado definì “la migliore orchestra al mondo” con la maestosa Sinfonia n.8 di Bruckner: 110 elementi (età massima 26 anni), guidati da un nome che appartiene alla storia della musica come Herbert Blomstedt. Il 18 ottobre, un gradito ritorno: l’Orchestra Giovanile Italiana, con repertorio sinfonico russo e un direttore in ascesa, Stanislav Kochanovsky. Il 24 marzo 2016 un’altra magnifica orchestra giovanile, la European Youth Orchestra diretta da una leggenda della musica come Vladimir Ashkenazy e lo straordinario Behzod Abduraimov al pianoforte.

L’OMAGGIO A PIER PAOLO PASOLINI, il 2 novembre, a 40 anni dalla morte, si distingue nel panorama delle proposte celebrative per la sua originalità e la capacità di cogliere in profondità la sensibilità del poeta e intellettuale. L’evento per la sua valenza culturale ha ottenuto il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Il programma, ispirato a Bach, musicista molto amato da Pasolini, ha come punto di forza una creazione commissionata dal Teatro di Pordenone al decano della composizione contemporanea, Azio Corghi: protagonisti la violoncellista Silvia Chiesa, Tito Ceccherini, l’Orchestra Filarmonica di Torino, Omero Antonutti e Valentina Coladonato.

Fra le altre novità, l’introduzione in cartellone del Concorso Internazionale Città di Porcia in collaborazione con l’Associazione Salvador Gandino (14 novembre) e il 3 marzo 2016 il ritorno del compositore pordenonese Cristian Carrara, con l’Orchestra Filarmonica della Fenice, in una commemorazione della Grande Guerra che ha il patrocinio dell’UNESCO.

Accanto alla musica sinfonica, altre proposte di rilievo: dai Solisti Aquilani, con Roberto Prosseda e Gabriele Pieranunzi (15 febbraio 2016) ai Virtuosi Italiani (19 dicembre), che accompagnano il soprano Gemma Bertagnolli e la voce dello scrittore Tiziano Scarpa; per la prima volta Dharma, un progetto di Gil Shohat, (14 gennaio 2016) uno dei principali compositori contemporanei, con musicisti israeliani e palestinesi, a testimonianza dell’universale messaggio di pace che musica e arte veicolano.

Spazio al JAZZ E CROSSOVER, anche con l’obiettivo di fare di Pordenone e del pordenonese – insieme all’Associazione Controtempo – un punto di riferimento per gli appassionati del settore: dalla tradizionale anteprima del Volo del Jazz (20 ottobre) con la sontuosa voce di Dianne Reeves (Grammy 2015), al David Enhco Quartet (15 marzo 2016), ensemble capeggiato dalla tromba della giovane star francese, fino all’Aires Tango (13 maggio 2016) con il sassofonista Javier Girotto, Appendice pop-jazzistica con la splendida Sarah Jane Morris (27 maggio 2016) nell’ultimo appuntamento di un nuovo progetto, LE VOCI DEL VIOLONCELLO: quattro magistrali interpreti – con l’introduzione di Sandro Cappelletto – ripercorrono la storia di questo strumento. Un progetto speculare a quello sulla Variazione Pianistica curato da Piero Rattalino nella passata stagione. Fra le collaborazioni consolidate ricordiamo inoltre, nel cartellone, la replica dell’evento finale delle Giornate del Cinema Muto, la proiezione con orchestra de Il fantasma dell’opera (11 ottobre).

La DANZA si fa largo con titoli di grande forza che vanno da Giselle (10 febbraio 2016) a Bolero e Carmina e Burana, (19 gennaio 2016). Infine, gli appuntamenti pomeridiani si trasformano nei CONCERTI DELLE 18 (ingresso gratuito) basati sulla presenza del pianoforte e destinati a un pubblico eterogeneo. “Tutto ciò a testimoniare – conclude Baglini – che il Teatro è un ente che promuove cultura, dove la cultura rappresenta educazione, curiosità e intrattenimento”.

PROSA Da sempre il teatro racconta l’uomo e attraverso l’uomo, la società. “Da anni, però – spiega il curatore della Prosa Emanuela Furlan – cerchiamo di creare all’interno del cartellone dei focus sui temi che, qui e ora, più ci coinvolgono, focus su quegli argomenti che nella nostra società costituiscono le urgenze del quotidiano, per raccontare ciò che ci riguarda da vicino nel momento storico che stiamo vivendo. Una stagione quindi attenta alla contemporaneità, capace di aprire degli squarci, suggerire dei punti di vista, con nuovi autori italiani e stranieri, ma anche attingendo alla fonte inesauribile dei classici.

L’attualità ha determinato l’esigenza di indagare il tema dell’ALTRO: un racconto con la voce del teatro e senza le grida della cronaca in cui si alterneranno, in una dimensione internazionale, artisti molto noti e artisti da scoprire”.

Cominciando da Gabriele Vacis e Marco Paolini, di nuovo assieme per uno speciale progetto, Amleto a Gerusalemme (12,13 aprile 2016) che vede impegnanti sul palco, assieme a Paolini, attori palestinesi in un lavoro tratto dall’universale opera di Shakespeare capace di raccontare oggi le terre martoriate e l’assenza di pace, così come lo spettacolare di visual theatre della compagnia israeliana Orto-Da Stones (pietre), il 28 e 29 gennaio 2016 e Il canto dei profughi (15 aprile 2016), uno studio proposto da Marco Baliani su alcuni brani dell’Eneide, un’antologia di narrazioni che presenterà assieme a Lella Costa, per raccontare dei tanti migranti di oggi partendo da Enea, il simbolo dell’esule e del profugo per destino.

Alla mia età mi nascondo ancora per fumare (18-19 marzo 2016), della algerina Rayhana, vede invece in scena nove attrici, dirette da Serena Sinigaglia, ieri insignita del Premio Hystrio per la regia, nel riuscitissimo intento di descrivere il rapporto fra islamismo e condizione della donna.

“Quest’ultimo lavoro – sottolinea Furlan – entra anche a pieno titolo nel percorso che dà spazio all’alterità dello SGUARDO DELLE DONNE per raccontare la vita e la società. Un percorso che comprende, fra gli altri, Due donne che ballano (4,5 e 6 dicembre), del catalano Benet i Jornet, affidato a due grandissime interpreti, Maria Paiato e Arianna Scommegna, entrambe Premi Ubu, o Rooms 2.0 (4 e 5 febbraio 2016), realizzato da due giovanissime donne, Elisabetta Mozza e la pordenonese Lisa Moras, e che affronta la metamorfosi delle dinamiche sociali nell’epoca 2.0, o Per una biografia della fame (15 gennaio 2016), dal romanzo di Amélie Nothomb, ironico ed illuminante sull’esistenza e sul problema dell’anoressia.

Continua inoltre l’impegno del teatro, riaffermato con forza anche nella scorsa stagione, contro la VIOLENZA SULLE DONNE attraverso Polvere (24 e 25 novembre), storia di malamore filtrata con lo sguardo maschile ed estremamente sensibile di Saverio La Ruina e proposto nella giornata mondiale contro la violenza sulle donne. E il viaggio del teatro continua attraverso autori italiani, catalani, russi, austriaci, belgi, inglesi, israeliani, algerini, francesi. Da Anton Cechov, con un allestimento da non perdere di Ivanov (18 e 19 novembre) che vede protagonista e regista Filippo Dini, si passa alla commedia Scandalo (15 e 16 novembre) di Arthur Schnitzler, inedita in Italia, con, nel corposo cast, Franco Castellano e Stefania Rocca.

Una lettura che irrobustisce lo scontro generazionale è quella data a Romeo e Giulietta (22 e 23 marzo 2016 ) di Shakespeare firmata da Tonio De Nitto e interpretata da un cast giovane e vivace. Stefano Massini riscrive Moliére a sei mani con Paolo Rossi e Giampiero Solari. Moliere: la recita di Versailles (27, 28 e 29 novembre) diventa l’occasione per raccontare il teatro comico. Gaber, Iannacci, Milano e noi (6, 7 e 8 novembre) è invece un omaggio al teatro canzone di Gaber e Iannacci proposto da Ale e Franz e da una straordinaria band. Silvio Orlando e Marina Massironi propongono una nuova edizione dell’ormai storico spettacolo La scuola di Domenico Starnone, che ancor più evidenzia le problematicità ancora irrisolte del sistema.

Dall’Inghilterra arriva il nuovo lavoro di Luca Zingaretti, The Pride (22, 23 e 24 gennaio 2016) testo insignito del Lawrence Oliver Award, per sollevare interrogativi sulla nostra vita contemporanea (gay ed etero). Alan Bennett in Nudi e Crudi ( 26, 27 e 28 febbraio 2016) ci offre l’ occasione per aprire squarci esistenziali e comici nella vita di due coniugi interpretati da Maria Amelia Monti e Paolo Calabresi.

Vincitore del premio Ubu 2013, con uno straordinario Renato Carpentieri, I giocatori (1. marzo 2016) regala al suo grande potenziale comico un autentico e commovente spessore umano nel racconto di esistenze alla deriva. A cent’anni dalla nascita di Albert Camus, Fabrizio Gifuni rende omaggio allo scrittore francese con uno dei pilastri della letteratura mondiale “Lo straniero” (7 aprile 2016): la sua è una magistrale interpretazione. Inaugurato con successo l’anno scorso, torna il percorso STORYTELLERS: oltre al già citato lavoro di Marco Baliani e Lella Costa, avremo Beppe Severgnini che presenterà La vita è un viaggio (9 gennaio 2016), mentre un grande intellettuale come Corrado Augias presenterà il suo O patria mia… Leopardi e l’Italia (19 febbraio 2016), ritratto sorprendente di Giacomo Leopardi, del suo rapporto con l’Italia, con la vita, con gli amori.

Da non perdere la rassegna A misura di famiglia che propone, fra l’altro, un nuovo evento internazionale, i clown Okidok,(17 gennaio 2016). A quanto già presentato si aggiunge la produzione dedicata alle scuole dell’infanzia e primaria, rivolta a migliaia di bambini, fattore irrinunciabile nella mission del nostro Teatro.

DAL 29 GIUGNO LA CAMPAGNA ABBONAMENTI. La campagna abbonamenti avrà inizio lunedì 29 giugno e la biglietteria del teatro – tranne che per il periodo dal 3 al 19 agosto – rimarrà aperta anche tutta l’estate.




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