Molino Rosenkranz, presentata “Fila a teatro”

ZOPPOLA – Prime nazionali e regionali sia nei 10 spettacoli teatrali accompagnati da laboratori e workshop per la sezione ragazzi, sia nei 7 spettacoli per adulti con residenze artistiche e workshop per appassionati e professionisti dello spettacolo.

Sono solo i numeri di base di “FILA A TEATRO”, 3^ Rassegna Teatrale che l’Associazione Culturale e Compagnia Teatrale Molino Rosenkranz organizza, dal 28 ottobre 2017 all’11 marzo 2018, nei teatri e nelle sale di Maniago, di Valvasone Arzene e di Zoppola.

A presentare il programma, ricco non solo per numero di appuntamenti, ma anche per qualità e diversificazione dei filoni trattati, sono intervenuti oggi (lunedì 23 ottobre), nella conferenza stampa allestita nella suggestiva cornice del Castello di Zoppola, i curatori, i sostenitori e i collaboratori della Rassegna: per Molino Rosenkranz il Presidente e Direttore artistico Roberto Pagura, per la Fondazione Friuli Piero Cappelletti, per il Comune di Zoppola il Sindaco Francesca Papais, per il Comune di Valvasone Arzene il Sindaco Markus Maurmair e per il Comune di Maniago il Vice Sindaco Umberto Scarabello.

Il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia è testimoniato da un messaggio pervenuto dall’Assessore alle Autonomie locali Paolo Panontin.

Con FILA A TEATRO, Molino Rosenkranz ribadisce una volta in più la sua propensione naturale alla ricerca, al confronto e alla collaborazione portando sui palcoscenici friulani realtà affermate ed emergenti in un dinamico alternarsi di talenti e stili, artisti e compagnie italiane ed estere (Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Toscana, Veneto, Bosnia, Russia e Spagna) reinterpretando i classici, indagando nuove forme di linguaggio e di espressione con innovative incursioni anche nel mondo della musica e della danza urbana; comicità e commedia noir, teatro d’attore e di figura, teatro d’ombre e di parola, teatro fisico e di narrazione, illustrazione, circo, marionette, clownerie, pupazzi e magia.

Le emozioni e gli spunti di riflessione non mancheranno, anzi, saranno l’epicentro di ogni appuntamento e la calamita per attirare l’interesse e la curiosità di un pubblico dai 2 anni in su.

E’ una prima nazionale a dare il via a FILA A TEATRO: l’evento inaugurale è fissato per il 28 ottobre, alle 20.45, al Teatro Verdi di Maniago con l’energia di “Sottosopra” della compagnia friulana Testa in Giù. Dentro il teatro prendono forma e ritmo le varie espressioni della danza urbana nate nelle strade: Break Dance, Parkur, Danza Verticale con i b-boy della break, i traqueur del parkour e l’acrobata della danza aerea uniti in un unico sogno, “l’antigravità”. La performance finale di condivisione e gioco coinvolgerà anche il pubblico che si unirà agli artisti.

Occhio anche alle prime regionali del programma ragazzi. Dall’Abruzzo il Teatro dell’Aventino con il tenero racconto di Luis Sepulveda “La Gabbianella e il Gatto” (5 novembre, ore 16.00, Centro Socio Educativo di Poincicco, Zoppola).

Unico nel suo genere “Il Sogno” – Bubble & Clown Show – spettacolo comico romantico che incanterà il pubblico avvolgendolo con migliaia di piccole “animelle” in volo libero…le bolle di sapone: a proporlo gli artisti di GambeinsPallateatro, Emilia Romagna (10 dicembre, ore 16.00, Teatro Verdi di Maniago). Vincitore del Premio Nazionale Teatro Ragazzi G. Calendoli lo spettacolo “Capitani Coraggiosi” tratto dal romanzo omonimo di Rudyard Kipling e presentato da Bam Bam Teatro, Veneto (14 gennaio, ore 16.00, sempre al Verdi di Maniago); “Frankenstein”, originale rivisitazione in forma di commedia noir che Barabao Teatro, Veneto, propone in occasione del bicentenario dell’omonimo famoso romanzo gotico (3 febbraio, ore 20.45, Teatro Comunale di Zoppola); “Gino e il Re” con il duo toscano-friulano Francesco Dendi ed Edoardo Nardin per raccontare una fiaba con finale sorpresa capace di ribaltare la vita… (4 marzo, ore 16.00, Teatro Comunale di Zoppola).

Anche Molino Rosenkranz entra nelle trame del programma ragazzi con due appuntamenti emozionanti dove fantasia e immaginazione portano in mondi straordinari.

Nato da una recentissima residenza artistica a Rieti nell’ambito di un progetto sostenuto dalla Regione Lazio, “On The Moon” mette insieme le esperienze degli attori di Molino R. e di Acqualta Teatro, Veneto, per raccontare con figure e ombre l’avventura del protagonista il quale, nell’intento di ritrovare il suo compagno di avventure, si spinge fin sulla luna…(7 gennaio, ore 16.00, Teatro Comunale di Zoppola).

Il mondo dei sogni, dei ricordi e dei valori da non perdere è il terreno su cui si muove “Dietro all’Oblò” con cui Molino Rosenkranz offre un originale esempio di teatro d’attore e figura (25 febbraio, ore 16.00, Teatro Verdi di Maniago).

Il programma per adulti inizierà il 12 gennaio 2018, alle 21.00, con una “chicca nella chicca”, ossia con “Tempeste d’amor perdute” nel delizioso Teatrino del Castello di Valvasone, location intima, suggestiva e che per la disponibilità limitata di posti richiede la prenotazione obbligatoria. La commedia dell’arte si intreccia con la poetica di Shakespeare nello spettacolo realizzato da Teatro della Gran Guardia e Pantakin Teatro, Veneto.

Prima Nazionale in Residenza al Teatro di Zoppola per “Ballata d’Autunno” (9 marzo, ore 21.00) con la compagnia spagnola Teatro delle Foglie. Un’opera multidisciplinare che unisce il teatro d’ombre, il mimo, l’acrobatica aerea, la danza, la manipolazione e il clown. In essa si mescolano così la forza del circo, l’improvvisazione del teatro di strada e la poesia del teatro di figura, veicolati dal linguaggio universale del corpo, dello sguardo e delle ombre.

La serata prevede un doppio spettacolo proponendo la performance di Rasid Nikolic, dalla Bosnia, con “The Gipsy Marionettist”. Si tendono i fili e si aprono i sorrisi, ogni marionetta è un’atmosfera, una fotografia diversa in un racconto simbolico e divertente, un viaggio rocambolesco dalla Jugoslavia in guerra all’Italia.

Un vero personaggio e un grande professionista è Vladimir Olshansky, attore, attore-clown, regista, clown ospedaliero e autore. Originario di San Pietroburgo, la sua formazione parte dall’Accademia Nazionale del Circo e del Teatro Varietà di Mosca e dalla Facoltà di Regia dell’Istituto del Teatro e del Cinema di San Pietroburgo. Nelle sue innumerevoli e premiate esibizioni anche la parte di Clown solista in Alegria con il Cirque du Soleil.

Olshansky è autore e protagonista dello spettacolo in Residenza “OOPS” – Indagine di un’identità (25 gennaio, ore 21.00, Teatro di Zoppola). Uno show per far comprendere cosa sia la clownerie, l’arte del clown. Cos’è un clown? Un clown non è una maschera di carnevale, che può essere indossata da chiunque ne abbia voglia. È l’arte della pantomima a dare una maggiore libertà di azione, non costringendo l’attore a rapportarsi all’attrezzeria di scena.

Valvasone apre nuovamente le porte del suo Castello per accogliere il teatro di parola e figura nello spettacolo della compagnia veneta Teatrino della Marignana “Lumi dell’alto” – Corse clandestine in città. Una disarmante storia di tenerezza e dolcezza in cui l’autore si serve dei burattini per raccontare la Mestre dei migranti attraverso la storia di Kira, della sua fuga dall’Albania, del suo matrimonio e della dolorosa relazione con chi resta nel Paese di origine. (venerdì 2 febbraio, sala Cavana, ore 21.00).

Anche l’amato trio friulano Fantini, Moretti e Scruzzi del Teatro Incerto porta qualità e divertimento nel programma di FILA A TEATRO con l’esilarante “Çurviei Scjampâts” (Cervelli in fuga) dall’omonimo e fortunato programma di Radio Spazio 103. Lo spettacolo è nello stile dell’Incerto: scanzonato, irriverente, demenziale, ma che non abbandona quella sottile analisi sociale che ne caratterizza la comicità (Teatro di Zoppola, 9 febbraio, ore 21.00).

“Due allegri vagabondi” – Stupore, fame e fantasia ai tempi della Grande Crisi – è un viaggio fantastico ispirato dalle avventure memorabili di Stanlio e Olio, Charlie Chaplin e i Fratelli Marx. Le parole in questa piece ormai non ingannano più nessuno: teorie economiche e slogan politici sono solo musica, pretesto per ricordare e ridere…. La stupidità dei Due Allegri Vagabondi è una forma di filosofia del vivere (la leggerezza ci salverà!!), innocenza del clown che ammira stupito e affamato il Big Crash, la Grande Crisi. Quella di Charlot e di Stanlio e Olio nell’America del ’29 come quella dell’Europa dei nostri giorni.

Sul palco, dal Veneto, Marco Artusi e Gianluigi Meggiorin che spesso è compagno di scena di un’ attrice di calibro come Giuliana Musso (Arzene, sala Consiliare, 2 marzo, ore 21.00).

Maggiori dettagli sul programma, info ingressi e prenotazioni per laboratori e workshop su www.molinorosenkranz.it




Condividi