Borse azionarie, settimana di positività

Settimana di positività sulle borse azionarie internazionali, che recuperano i segni meno registrati nella settimana precedente. I valori di inizio anno tornano quindi ‘in verde’, dopo che i timori legati alla diffusione del Coronavirus li avevano sostanzialmente annullati.

Paure che nonostante gli aggiornamenti quotidiani sui dati di contagiati e vittime del virus non sembrano aver spaventato più di tanto i listini, neppure considerando tutte le misure di contenimento dei rischi e che avranno certamente un impatto sui dati economici dell’area asiatica e non solo.

Le valutazioni degli operatori, evidentemente, non hanno lasciato spazio al panico ma piuttosto ad una ponderazione che vede effetti negativi di breve periodo e non di tipo strutturale. Tanto più che altri aspetti di mercato hanno contributo a dare un vero e proprio boost agli indici azionari: da un lato l’intervento della Banca centrale cinese e, dall’altro i dati macroeconomici provenienti dagli Stati Uniti.

Tali dati potranno presumibilmente sostenere gli aspetti legati ai consumi, elemento basilare per l’economia americana. Da aggiungere, tra gli elementi positivi in termini di newsflow, anche la mossa cinese di tagliare i dazi sui prodotti americani per 75 mld di Dollari, decisione frutto della precedente tregua firmata a metà gennaio.

I listini USA, nella settimana, guadagnano tra il 3% ed il 4,5% ed entrambi i principali indici (S&P 500 e Nasdaq) hanno aggiornato i loro massimi assoluti. Performance simili in Europa (indice migliore il FTSE Mib) mentre tra gli emergenti il tono è stato variegato ma con i listini asiatici in recupero dai minimi.

MATERIE PRIME
In ambito materie prime, ancora generale debolezza per l’indice generale, già colpito severamente nelle ultime settimane (-8% ad un mese). La negatività invece ancora le materie prime energetiche e industriali, maggiormente legate, quindi, all’andamento del ciclo economico. Il greggio resta in bilico in area 50 Dollari al barile, dopo il sell off in corso da inizio gennaio. Complessivamente stabile l’oro resta non troppo distante da area 1.600 dollari l’oncia, massimo di periodo.

MERCATI OBBLIGAZIONARI
Per quanto riguarda il reddito fisso, segni opposti rispetto a quelli visti nella settimana precedente, con un netto recupero delle micro asset class più rischiose. Questi movimenti al rialzo, nelle ultime sedute settimanali, si sono leggermente ridotti a causa dei dati poco entusiasmanti riguardanti alcune economie europee: in particolare la produzione industriale relativa a dicembre di Germania, Francia e Spagna hanno tutte fatto segnare una contrazione.

In questo contesto si trova ad operare la BCE, le cui le linee guida d’azione sono state delineate dalla presidente Lagarde, intervenuta alla commissione economica del Parlamento UE. Lagarde ha parlato di una stabilizzazione della traiettoria economica, aiutata da una politica monetaria che da un lato fa da supporto indispensabile, dall’altro crea distorsioni su vari livelli e lascia poco margine alla BCE per contrastare future fasi di calo dell’economia.

La presidente della BCE in qualche modo ha fatto capire che le attuali politiche monetarie non devono diventare il paravento con cui giustificare l’inerzia degli stati per rilanciare la crescita. Un segnale implicito soprattutto verso la Germania. Ai segni meno dei titoli di stato della zona Euro si allineano anche quelli delle altre aree geografiche sviluppate. I governativi americani hanno visto aumentare il rendimento del decennale fino all’1,65% . Premiati dal mercato invece i titoli di stato dei paesi emergenti, grazie al miglior sentiment presente sul mercato.

VALUTE
Per quanto riguarda il mercato forex, settimana di forza per il Dollaro USA che guadagna oltre un punto percentuale nei confronti dell’Euro, toccando nuovi minimi a 3 mesi e dirigendosi verso quelli di inizio ottobre (area 1,09), beneficiando dei dati macroeconomici usciti in settimana. Euro complessivamente debole verso la generalità delle valute, ad eccezione della Sterlina inglese. Ancora ben intonato il Bitcoin, ad un soffio dal ritorno in area 10.000 Dollari.

Dott. Alessandro Pazzaglia Consulente Finanziario Autonomo

Mail : [email protected]

Sito : www.pazzagliapartners.it




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