Delitto Teresa e Trifone: un teste “100mila euro per ucciderli”

UDINE – Duplice omicidio di Teresa Costanza e Trifone Ragone: Lorenzo Kari ha deposto venerdì 12 maggio davanti ai giudici del Tribuanle di Udine, dove si sta svolgendo il processo.

La sua deposizione ha aperto un nuovo filone investigativo (la cosiddetta “pista bresciana”) individuando in Teresa Costanza l’unico obiettivo da eliminare.

Secondo quanto riferito dall’uomo, durante il suo periodo di detenzione, sarebbe stato contattato da un uomo (un imprenditore bresciano) per uccidere Teresa. In cambio, avrebbe ricevuto un compenso non indifferente, ovvero 100 mila euro.

La testimonianza è stata considerata dagli inquirenti di un certo rilievo, poiché apre un’ulteriore pista.

Lorenzo Kari ha confermato quanto precedentemente dichiarato agli uomini delle forze dell’ordine in passato, aggiungendo diversi dettagli, ma al contempo cadendo anche in altrettante contraddizioni.

In sintesi, Lorenzo Kari, chiamato come teste della difesa dell’unico imputato attualmente accusato del duplice omicidio Giosuè Ruotolo, ha dichiarato di aver ricevuto, oltre alla richiesta di uccidere Teresa, anche quella di un altro omicidio, che, ha tenuto a precisare, non ha fatto.

Ha ammesso, però, di aver avuto l’idea di truffare il mandante degli omicidi, intascando i soldi ma non commettendo poi realmente il fatto.




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