Camera commercio, ore decisive. Il territorio si mobilita

PORDENONE – Giorni decisivi per il destino della Camera di Commercio di Pordenone, sospeso tra l’esito delle iniziative giudiziarie e intorno al quale è sempre più intensa e frenetica l’attività delle associazioni di categoria che, di concerto con l’Ente, stanno predisponendo iniziative di mobilitazione poiché «l’autonomia del nostro territorio, riconoscimento istituzionale alla valorosa laboriosità di illuminati imprenditori – dicono – è seriamente in pericolo».

La prima, cui la stampa è invitata a partecipare, è in programma venerdì 22 giugno alle 16 al Montereale Mantica.

Alla riunione, urgente, sono state invitate le Istituzioni della «provincia» affinché la voce del territorio pordenonese, precisa a margine del documento ufficiale Michelangelo Agrusti, componente la giunta e presidente di Unindustria Pordenone, possa portare a superare questa situazione di «prepotenza legittimata che va a cancellare l’istituzione camerale pordenonese – dice – quale ulteriore passaggio nella spoliazione del territorio».

Una situazione ritenuta «anticostituzionale, la vitalità di Pordenone – è scritto nella lettera spedita agli stakeholders – va tutelata anche alla luce del mantenimento dell’equilibrio dei territori che è sempre stato la ricchezza della nostra Regione e pertanto – scrivono le associazioni rivolgendosi a ogni singolo amministratore o rappresentante le istituzioni – ti chiediamo un tuo impegno per dar voce al disagio crescente per il continuo indebolimento istituzionale di questa area».

Ma l’eventuale smantellamento della Camera di Commercio, oltreché essere questione di equilibrata rappresentanza dei territori, è materia che riguarda più propriamente da vicino cittadini e imprese.

Ed è proprio a loro che è dedicata la seconda iniziativa, programmata stavolta all’ex Convento di San Francesco il 26 giugno con inizio alle 18. Di quest’appello, che viene stampato in queste ore, ne saranno stampate centinaia di copie che saranno affisse nei luoghi chiave della Destra Tagliamento, a partire dagli enti locali.

«A quest’Ente – scrivono le associazioni a tutta la cittadinanza provinciale, invitata a partecipare – è intestata non solo l’erogazione di servizi primari, la cui qualità è riconosciuta ai massimi livelli in Italia, ma anche quella di finanziamenti che sostengono le imprese, vivacizzano iniziative culturali (pordenonelegge.it) e promuovono flussi di merci (Interporto Centro Ingrosso di cui la Camera è azionista di maggioranza), turistici o di business da ogni parte del mondo (tramite la partecipata Fiera di Pordenone). Ecco perché abbiamo bisogno di ogni singola voce del nostro territorio per dire, tutti insieme, fianco a fianco, che l’autonomia di questo ente e di tutto ciò che rappresenta – le conquiste economiche e sociali degli ultimi 50 anni – non può essere calpestata».




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