Camere di Commercio, in Fvg rischia di sparire solo Pordenone

PORDENONE – La riforma del Governo Renzi, allo stato attuale, salva le Camere di commercio di Gorizia e Trieste, costringendo all’accorpamento solo Pordenone.

L’EMENDAMENTO AMMAZZA-PORDENONE
E’ questo il probabile effetto dell’ultimo emendamento approvato alla Camera dei Deputati nel disegno di legge di riforma. L’emendamento prevede che gli Enti con un numero di imprese iscritte inferiore alle 75 mila realizzino “opportuni accorpamenti”. Allo stesso tempo contempla la possibilità che le Camere in prossimità alle aree di confine non siano destinatarie di tale ordine. Traduzione: le camere di commercio di Udine, Gorizia e Trieste sono salve, quella di Pordenone no. Anche su questo fronte, insomma, la città subirebbe un declassamento e confermerebbe il suo ruolo di cenerentola della regione.

PAVAN: DISATTESE LE INDICAZIONI DI GOVERNO E REGIONE
A esprimere preoccupazione è la diretta interessata, l’ente camerale pordenonese. “A parere della Cciaa – afferma in una nota il presidente, Giovanni Pavan – ciò confligge con le originarie indicazioni del Governo Renzi, che aveva messo in testa all’agenda delle riforme tale riordino auspicando virtuosi accorpamenti che, alla luce dell’emendamento, non potrebbero essere”. “I contenuti dell’emendamento – continua – confliggono con gli orientamenti ripetutamente espressi dalla Giunta Serracchiani, favorevole alla costituzione di un‘unica Camera regionale. Le modifiche, essendo l’Italia terra di confine, rischiano di fatto di stravolgere le ragioni per le quali s’è dato corso al disegno di legge in cui è inserito”.

SOSTEGNO ALL’UNIVERSITA’
Nel frattempo l’ente camerale pordenonese ha deliberato lo svincolo a favore del Consorzio Universitario cittadino della quota aggiuntiva di 40 mila euro per il 2014 e ha assegnato quella di pari importo e pari natura, per il 2015. All’attenzione della Giunta anche il micro credito con la partecipazione allo sviluppo di iniziative locali come ‘Microwork – fare rete per il microcredito e l’occupazione’. Cciaa vi ha aderito con la quota minima di partecipazione fissata in 5 mila euro. Rinnovato anche il Comitato per la promozione dell’imprenditoria femminile che, entro luglio, dovrà eleggere la nuova presidente. La Giunta ha infine approvato lo stanziamento di mille euro a sostegno della prossima edizione della Pordenone Pedala.

Alberto Parigi




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