Ciclabile dei parchi, partiti i lavori in via del Maglio

PORDENONE – Partita in via del Maglio la costruzione della pista ciclabile che costituisce il primo tassello e il primo dei quattro cantieri per realizzare la grande ciclopedonale «dei parchi».

Il percorso completo, una volta terminato, attraverserà sia zone urbane sia naturalistiche collegando i parchi San Valentino, San Carlo e del seminario. L’intervento globale è realizzato dal Comune con i fondi europei Pisus per un totale 405 mila euro.

Il termine dei lavori in via del Maglio, cominciati martedì scorso, è previsto in circa 20 giorni. Poi si passerà via via ai cantieri successivi, completando l’intera opera verso autunno, meteo e imprevisti permettendo.

«Il percorso complessivo – spiega l’assessore alla mobilità, Cristina Amirante – partirà dal parco San Valentino, attraverserà la strada verso il laghetto San Carlo per immettersi sulla roggia Vallona che taglia la città perpendicolarmente a viale della Libertà. Tutta la roggia verrà pulita per rendere il percorso fruibile e godibile. Dopo di che la pista spunterà in viale Libertà passando davanti al Beato Odorico e all’asilo beata Domicilla per poi tornare in prossimità della roggia Vallona e arrivare fino all’ingresso del parco del Seminario lungo via Revedole».

La ciclopedonale consentirà di riscoprire due aree naturalistiche oggi interdette alla popolazione in quanto prive di percorsi accessibili: la roggia Vallona, in uno dei suoi tratti più suggestivi, posto a valle del Lago di San Carlo, dove è presente una vegetazione ed una fauna caratteristica delle zone umide, e l’area del Maglio, dove si può ammirare il lago artificiale e l’avifauna che lo popola.

«Prosegue così stagione dei cantieri che abbiamo già avviato e che avrà il suo apice tra il 2019 e il 2020 – commenta il sindaco Alessandro Ciriani – saranno tantissimi gli interventi che miglioreranno la qualità della città. In questo caso si uniscono i luoghi più suggestivi di Pordenone e questo consentirà ai pordenonesi, e a chi viene da fuori, di godere delle nostre bellezze naturalistiche e magari, per chi può farlo, di andare al lavoro in bicicletta».




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