Coronavirus, medico non in servizio usa lampeggiante polizia

PORDENONE – Questa, tra le giustificazioni più curiose nel periodo di “emergenza Covid”, fornita agli agenti di Polizia Locale di Pordenone-Cordenons da un medico di continuità assistenziale fermato per un controllo il 25 marzo.

I fatti: Gli agenti in servizio per il controllo e contrasto della diffusione del COVID19, durante il normale pattugliamento del territorio, notavano una BMW parcheggiata in via Gemelli, con un lampeggiante blu, di quelli in uso alle forze di polizia, assicurato sul tettuccio dell’autovettura.

Insospettiti che un veicolo “civetta” di Polizia potesse rimanere con tale dispositivo senza personale a bordo, attendevano il proprietario del mezzo che giungeva in loco poco dopo. Interrogato sul motivo per cui detenesse il lampeggiante, l’uomo, un medico pordenonese cinquantenne, si giustificava dicendo che aveva un’urgenza e doveva recarsi in visita da un paziente.

Gli agenti, visto il particolare periodo e la pandemia in atto, lasciavano andare il soggetto, ma non convinti delle parole dell’uomo, una volta in comando procedevano ad un controllo più approfondito.

Dalle indagini successive emergeva che quel giorno la guardia medica non aveva prestato servizio e che l’uso del dispositivo era totalmente privo di giustificazioni. Il soggetto veniva segnalato alla Procura della Repubblica di Pordenone per possesso ingiustificato di segnali distintivi in uso alle Forze di Polizia.

“Spiace che in momenti delicati come questi, in cui si chiede senso di responsabilità ai cittadini qualcuno, per i propri sotterfugi, utilizzi distintivi di ordini professionali che in questo momento sono in prima linea a contrastare la diffusione del virus, quali il personale medico sanitario e le forze dell’ordine.

Un plauso agli agenti i quali, con il loro intuito, hanno potuto far emergere questo ingiustificato utilizzo di distintivi e dispositivi” dichiara l’assessore alla Polizia Locale Emanuele Loperfido.




Condividi