Coronavirus: prevenzione nelle aziende, vaccini in crescita

PORDENONE – Sono circa un centinaio, a oggi, le aziende che hanno deciso di aderire ad «Ancora più sicuri in fabbrica – Vaccinati al lavoro», iniziativa congiunta Confindustria Alto Adriatico / Organizzazioni Sindacali finalizzata a informare i lavoratori sull’opportunità della vaccinazione antinfluenzale ordinaria come misura di profilassi in funzione anti Covid19.

Lo ha reso noto il Presidente della Territoriale, Michelangelo Agrusti, il quale ha precisato che i lavoratori attualmente coinvolti sono 8 mila, 6 mila riconducibili al Pordenonese, 2 mila all’area Giuliano-Isontina. «Vaccinarsi è molto importante per tre ragioni – ha detto –: eventuali sintomi influenzali sarebbero immediatamente riconducibili al Covid19, con evidenti vantaggi dal punto di vista clinico-terapeutico; potrebbe presentarsi una contemporanea infezione causata da entrambi i virus capace di mettere in crisi anche cosiddetti soggetti non deboli; il vaccino stagionale, lo affermano eminenti virologi, è in grado, diciamo così, di allenare il sistema immunitario offrendo pertanto qualche protezione in più».

Agrusti ha anche auspicato che l’iniziativa – si stimano in ultima analisi oltre 10 mila adesioni – possa esercitare una moral suasion sulla popolazione ed ha aggiunto anche che «il rispetto delle regole di prevenzione, unite al senso di responsabilità – e di fiducia nei provvedimenti – ci consentirà di uscire anche da questa crisi. È chiaro che, fatta salva la salute, va perseguita ogni azione affinché le industrie non chiudano».

Le vaccinazioni, il cui costo sarà interamente a carico delle imprese, saranno effettuate in collaborazione con la Cooperativa dei Medici di base e della Croce Rossa affinché nessuno resti escluso. In ordine alle forniture il Presidente ha detto che sono in corso trattative sia con la Regione sia con imprese aderenti al sistema Confindustria, tramite Federfarma.

E si intensificano nelle aziende, nel frattempo, le iniziative di prevenzione alla diffusione del Covid19 in virtù dell’accordo di collaborazione tra Confindustria Alto Adriatico, Cgil, Cisl e Uil, necessità motivata dall’incremento dei casi esterni alle aziende.

Sulla scorta di ciò l’Organismo Paritetico Territoriale (OPP) ha interpellato il Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria Friuli Occidentale insieme al quale è stato redatto – e sarà diffuso – un avviso comune ai lavoratori e alle imprese industriali del Pordenonese per «illustrare le modalità di comportamento da adottare nel caso in cui si registrino casi di lavoratori colpiti da covid-19 da parte dei soggetti investiti del compito di decidere in merito».

Tre i punti dell’avviso: misure cautelative da adottare quando si accede al luogo di lavoro, comportamenti da utilizzare in caso di sintomatologia e azioni da mettere in pratica in caso di contatti con soggetti contagiati fuori dal lavoro. Centrale il ruolo dell’ASFO cui spetterà il compito di sorvegliare i lavoratori in quarantena o in isolamento fiduciario nella propria abitazione sottoponendoli a tampone.




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