La nuova barca fluviale del Noncello

PORDENONE – Macchie vegetative di pigmentazioni contrastanti, colori vivaci, cromatismi armoniosi e una varietà di fiori particolarmente adatti alla luce diretta del sole caratterizzano molte aiuole in città in prossimità di intersezioni stradali, sulle rotatorie o nelle numerose aree verdi e nei giardini pubblici.

Progettati dalla dott.ssa Comisini della Gea, questi “impianti cromatici” abbelliscono lo spazio urbano e anche se non sono ancora esplosi nel loro massimo splendore, danno il senso del giardino curato, dell’attenzione estetica prestata nella scelta delle specie da piantare. Per l’arredo verde questa stagione poi è stata particolarmente difficile poiché durante l’emergenza covid-19 ci sono stati problemi con i fornitori delle piante, portando gli operatori ad uno sforzo aggiuntivo per giungere ad un risultato gradevole sotto l’aspetto naturalistico e nello stesso tempo gratificante per l’esito del progetto.

Un altro intervento nei pressi del ponte Marchi è stato effettuato; la vecchia barca che campeggiava nell’aiuola all’intersezione tra via Pola e la Riviera del Pordenone, oramai danneggiata dalle intemperie e nella struttura lignea decomposta, è stata sostituita con una nuova barca.

Realizzata in legno compensato con assi in larice, tinteggiata con vernice marina per prolungarne l’esistenza, è stata realizzata, posata e donata alla città dai fratelli Pazienti, che conoscono il fiume e le sue caratteristiche.

In passato venivano usate chiatte di notevoli dimensioni e per risalire il fiume si utilizzava il traino di cavalli mentre per l’attività di pesca queste piccole imbarcazioni erano manovrate con l’utilizzo di lunghe pertiche che richiedevano forza e perizia per contrastare la forte corrente ed evitare di essere trascinati a valle.

Si ricompone quindi un simbolo del passato di Pordenone , quella tipica barca a fondo piatto particolarmente adatta per il trasporto fluviale che un tempo ha caratterizzato il sistema degli scambi commerciali della città.




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