La scritta storica sull’edificio Ater: da un’idea di Antonio Finos

ZOPPOLA – La promessa è stata mantenuta e così anche il simbolo che per anni ha caratterizzato il paese di Zoppola, forte della sua vocazione agricola.

Nel corso di una partecipata cerimonia, svoltasi il 2 maggio scorso, per la consegna di cinque appartamenti di proprietà dell’Ater, tutti hanno potuto vedere nuovamente la scritta impressa sulla facciata dell’edificio realizzato alle porte di Zoppola: ‘Nihil agricoltura melius’, ovvero ‘ Nulla è meglio dell’agricoltura’.

Una citazione di Cicerone, una delle figure più rilevanti di tutta l’antichità romana, ripristinata dall’Azienda territoriale per l’edilizia dopo una mirabile ristrutturazione dell’edificio, rimasto per anni fatiscente ma dove, fin dagli anni sessanta, campeggiava questa frase storica.

«Quella scritta l’ha voluta mio padre Antonio Finos, coltivatore diretto di Zoppola scomparso nel 2004 (genitore di quattro figli) , orgoglioso di far sapere alla comunità che la sua famiglia aveva intrapreso questa attività già da parecchi secoli» così rivela oggi la figlia Silvia, visibilmente emozionata durante la cerimonia di consegna delle chiavi ai nuovi inquilini, proprio nel luogo dove sorgeva la sua casa natale.

«Sono grata a tutti coloro che hanno da tempo manifestato il proprio interesse affinché questa iscrizione storica, di cui si temeva potesse andare perduta in seguito all’abbattimento delle vecchie mura, venisse ripristinata. E di questo ringrazio particolarmente l’Ater per aver saputo conservare e far rivivere un simbolo che, oltre ad essere segno distintivo della nostre genti, riconosce il valore primario dell’agricoltura e chi della terra si occupa nell’impegno, più generale, di salvaguardia e di difesa del patrimonio ambientale».




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