Polizia, allontanamento di due cittadini rumeni per furti

PORDENONE – Nel pomeriggio odierno, 5 febbraio, agenti della Questura di Pordenone – Ufficio Immigrazione, hanno allontanato dal territorio nazionale con accompagnamento al confine italo-sloveno di Fernetti, due cittadini rumeni rispettivamente un uomo di 33 anni ed una donna di 31, gravati a vario titolo da precedenti per furti in appartamento, lesioni personali, minacce, ingiurie, riciclaggio, truffe telematiche e su internet.

I provvedimenti di allontanamento del Questore della Provincia di Pordenone dott. Marco Odorisio sono stati convalidati nella odierna mattinata, nel corso dell’udienza celebrata innanzi al Giudice del Tribunale di Trieste – Sezione Specializzata in materia di Immigrazione, Protezione Internazionale e Libera Circolazione dei Cittadini dell’Unione Europea.

I due cittadini rumeni, che non potranno fare ritorno in Italia per i prossimi 5 anni, sono stati rintracciati dagli Agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico – Squadra Volante della Questura di Pordenone – nella mattinata di lunedì 3 febbraio.

Infatti, nel corso dei servizi di vigilanza e controllo del territorio, verso le ore 10.30, in questo Borgo S. Antonio, nei pressi del parcheggio denominato “Bronx”, gli Agenti di Polizia notavano una VolksWagen BORA di colore blu, con targa tedesca e con cinque persone a bordo.

Al fine di meglio approfondire e contestualizzare cosa il quintetto stesse facendo, l’autovettura veniva fermata procedendo al controllo degli occupanti, tre donne e due uomini, tutti di nazionalità rumena.

Gli stessi fornivano vaghe indicazioni ai poliziotti in ordine alla loro presenza in città, ragione per cui venivano invitati negli Uffici della Questura di Pordenone, per i necessari approfondimenti in ordine alle loro posizioni.

Ed in effetti si accertava come il conducente dell’autovettura, 33enne rumeno ed una delle tre donne fossero gravati da numerosi precedenti di polizia, dal furto in abitazione al riciclaggio, alle truffe telematiche su internet commessi nelle province venete e friulane di Padova, Treviso, Venezia e Udine.

In particolare, si accertava come la coppia in argomento nella medesima mattinata si fosse recata all’aeroporto “Canova” di Treviso, dove avevano prelevato i tre connazionali appena giunti dalla Romania, persone sconosciute agli archivi e alle banche dati nazionali.

Terminate le attività di accertamento e sussistendone i presupposti normativi, nei confronti della coppia gravata dai molteplici precedenti di polizia, per quanto concerne il 33enne cittadino rumeno lo stesso risulta essere stato controllato in Italia ben 208 volte e la donna 88 volte, veniva quindi adottato il provvedimento di allontanamento da parte del Questore con immediato accompagnamento alla frontiera.

Oggi la convalida dei provvedimenti da parte del Tribunale di Trieste che ha evidenziato come “pendono vari procedimenti per condotte truffaldine compiute a mezzo telefono, modalità di per sé insidiosa, che agevola il raggiro in danno della popolazione; e che su tali premesse e sulla base dei frequenti ingressi in Italia, allo scopo di attuare condotte illecite, risulta fondato il giudizio di pericolosità sociale”.

All’esito dell’udienza, quindi, gli Agenti della Questura di Pordenone hanno allontanato dal Territorio Nazionale i due cittadini rumeni accompagnandoli al valico italo-sloveno di Fernetti.




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