Riflettori accesi sul mondo dei donatori di midollo osseo

PORDENONE – La vicenda di Elisa Pardini ha acceso i riflettori sul problema delle leucemie, dei trapianti e sulla attività di ricerca dei donatori, compiuta dall’Associazione Donatori di Midollo Osseo. Per la bimba di Pordenone, affetta da una grave e rarissima forma di leucemia, c’è stata una mobilitazione generale, che è partita da un appello lanciato dai genitori su facebook per trovare un donatore compatibile con il suo profilo genetico e si è espansa a macchia d’olio attraverso i social network fino a coinvolgere migliaia di persone in tutto il mondo, molte delle quali sono corse ad iscriversi nei vari registri dei donatori. Ora che il midollo per Elisa è stato trovato e che quindi il primo, fondamentale passo verso la sua guarigione è stato compiuto, i volontari di Admo, tutti felici per questo importante risultato, ci tengono a fare chiarezza su alcuni aspetti. “Il nostro auspicio è che le donazioni non si fermino – spiega il presidente di Admo Fvg, Giorgio Maranzana – c’è tanta gente ancora da aiutare. Va detto che le iscrizioni al Registro non sono mai finalizzate ad una precisa persona, bensì i donatori vengono inseriti in una immensa banca dati mondiale, che conta circa 30 milioni di profili. Inoltre le donazioni sono strettamente anonime, gratuite e libere. Un donatore può essere chiamato anche dieci anni dopo essersi iscritto a salvare una persona in pericolo di vita. E’ chiaro che nessuno sarà mai obbligato a rispondere alla chiamata. Certamente all’atto dell’iscrizione ci vuole la consapevolezza di assumersi un impegno quantomeno morale”.

“Nel 2017 ci sono stati 400 nuovi iscritti – spiega la dottoressa Valeria Miotti, responsabile del registro regionale dei donatori, che si trova presso l’ospedale civile di Udine – e anche il caso di Elisa ha contribuito fortemente a questa crescita. In totale i friulgiuliani iscritti sono 14.000 (uomini e donne dai 18 ai 55 anni ndr), il che, considerata la proporzione tra iscritti e popolazione residente, colloca la nostra regione in quinta-sesta posizione in Italia. Le donazioni effettive poi nel corso dell’anno passato sono state undici a Udine (dieci prime donazioni e una seconda ndr) e una a Trieste”.

A Pordenone chi vuole iscriversi al Registro dei donatori deve rivolgersi ad Admo, che fornisce le prime informazioni ai candidati, per poi indirizzarli al Centro Trasfusionale presso l’Ospedale “Santa Maria degli Angeli”. Per informazioni è possibile visitare il sito www.admofvg.it oppure la pagina facebook Admo Friuli Venezia Giulia.




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