Teatro Verdi, grande riapertura il 27 maggio con leggenda violoncello Maisky

PORDENONE- Il Teatro Verdi di Pordenone non si è mai fermato, e dalla fine dello scorso anno ad oggi ha proseguito la sua produzione e programmazione online, forte della responsabilità nei confronti del suo pubblico ma anche, e soprattutto, degli artisti, che si sono esibiti in streaming dal palco del Verdi a platea vuota. Con la riapertura dei teatri al pubblico, il Verdi annuncia la sua apertura nel segno di “Save the love”.

Il Teatro Verdi aprirà con due giornate di festa con la grande musica per “riabbracciare” suo il pubblico. Due concerti offerti gratuitamente con protagonista un artista internazionale d’eccezione, il lettone Misha Maisky, leggenda vivente del violoncello, che si esibirà per due serate uniche ed esclusive, infatti, il programma musicale prevede l’integrale delle “Suites” di Bach per violoncello solo.

Particolarmente simboliche le date individuate per i concerti: le luci del Teatro Verdi si riaccenderanno, infatti, nelle serate del 27 e 28 maggio, a un anno dalla prima esibizione in diretta streaming dal palco del Teatro a platea vuota – che vide impegnato il M° Maurizio Baglini – e nel sedicesimo anniversario della sua inaugurazione.

Ma la giornata di giovedì 27 maggio sarà anche al centro di un altro, importante evento slittato di ben 12 mesi: la sesta edizione del Premio Pordenone Musica, indirizzato al M° Michele dall’Ongaro e dedicata alla memoria dei Giulia Tamai Zacchi, grande ispiratrice insieme a Giampaolo Zuzzi di questo riconoscimento unico nel panorama musicale italiano, sostenuto dal main partner ITAS Mutua Assicurazioni che festeggia quest’anno i 200 anni di fondazione.

«Con la riapertura dell’attività dal vivo festeggiamo anche i 16 anni dall’inaugurazione del Teatro Verdi in una data che diviene, a sua volta, un nuovo anniversario: quello della ripartenza, che speriamo segni definitivamente una “seconda vita” del teatro post-Covid», spiega il Presidente Giovanni Lessio. «Coraggiosamente, come abbiamo fatto per tutto quest’ultimo anno che non ci ha mai visti fermare la programmazione, ripartiamo con le attività in presenza e lo facciamo con un pieno di proposte che attraverseranno tutto il periodo estivo fino alla ripresa dei cartelloni autunnali confermando, ancora una volta, di voler essere un punto di riferimento per la comunità lungo tutto l’arco dell’anno».

Il programma dell’intensa due-giorni della ripartenza dal vivo, presentata insieme al Comune di Pordenone e alla Regione Friuli Venezia Giulia, prevede tre appuntamenti d’eccezione: insieme ai due concerti di Misha Maisky – l’uomo che ha reso il violoncello uno strumento popolare a livello planetario e che può vantarsi di essere l’unico al mondo ad aver studiato sia con Mstislav Rostropovich (che lo ha definito “uno dei talenti più eccezionali dell’ultima generazione di violoncellisti”) che con Gregor Piatigorsky – che nelle due serate proporrà un repertorio inarrivabile, con l’integrale per violoncello solo delle sei suites di Bach, nella giornata di giovedì 27 maggio sarà recuperata la consegna dal vivo del Premio Pordenone Musica 2020.

«Il Verdi – ha affermato il sindaco Alessandro Ciriani – è diventato punto di riferimento nazionale e internazionale, contribuendo a esportare il nome di Pordenone all’estero. Se la città non è più Cenerentola lo deve anche al suo teatro. Ma accanto al cartellone internazionale ha saputo valorizzare l’offerta culturale locale. In più – ha continuato – il teatro ora si sdoppia e può utilizzare l’adiacente piazza della Pescheria per eventi all’aperto, riqualificata dal Comune. Una sorta di teatro fuori dal teatro, con la cultura che vive anche all’esterno delle strutture culturali. Grazie a questa ricca offerta che segna la ripartenza degli eventi, possiamo definire il Verdi un vaccino anti depressivo contro la paura da pandemia. La dirigenza e lo staff del teatro hanno fatto un grande lavoro e – ha concluso – squadra che vince non si cambia».

«Il Teatro Verdi di Pordenone – rileva l’Assessore Regionale alla Cultura Tiziana Gibelli – è la testimonianza di come se si vuole, si può. In questi mesi di emergenza legata alla pandemia, che ha segnato profondamente il mondo dei teatri, degli spettacoli e della cultura in generale, infatti, il Verdi è riuscito a proseguire con la sua programmazione reinventandosi ed utilizzando le tecnologie. In questo modo il pubblico e gli abbonati hanno potuto seguire gli spettacoli in streaming comodamente da casa. Ora, però, finalmente si riparte ed il calendario del Teatro Verdi si presenta non solo ricco di eventi, ma ancora una volta innovativo, grazie alla scelta di realizzare un cartellone all’aperto che consente di ospitare un pubblico più ampio. Un sedicesimo compleanno che sarà anche la festa di tutto il pubblico che potrà nuovamente godere delle emozioni che solo uno spettacolo dal vivo può dare».

Questa sesta edizione del Premio internazionale istituto dal Verdi con il Comune di Pordenone per premiare musicisti, didatti e musicologi che dedicano la loro attività alle nuove generazioni, era stata attribuita al compositore e divulgatore Michele dall’Ongaro. Sarà finalmente possibile incontrare adesso dal vivo questa figura di primo piano del panorama musicale nazionale, attuale Presidente-Sovrintendente dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia, “uomo di grandi intuizioni e intelligenza critica” –come recita la motivazione del Premio – “custode di memorie con lo sguardo rivolto alla contemporaneità e al futuro”.

A precedere il concerto serale di Misha Maisky e la consegna al premiato del Sigillo della Città, è in programma alle 17.00 l’incontro-concerto con il consulente musicale del Verdi e pianista di fama internazionale Maurizio Baglini. Attesa l’esecuzione della suite composta da dall’Ongaro nel 1989 Autodafè qui impreziosita da un sesto episodio scritto per l’occasione che sarà suonato da Baglini in prima assoluta.

«Finalmente potremo consegnare il Premio Pordenone Musica 2020 e ospitare un grande educatore e divulgatore della musica, che naturalmente sarà al Verdi anche in veste di musicista e compositore», spiega ancora il Presidente Lessio. «Questo riconoscimento non premia genericamente la carriera, è infatti l’unico riconoscimento a livello internazionale ad essere destinato all’educazione e divulgazione della musica: il suo già eccezionale palmares (Piero Rattalino, Quirino Principe, Salvatore Sciarrino, Alfred Brendel, Edda Moser) si arricchisce ulteriormente quest’anno, consolidando e aumentando per il futuro la sua dimensione internazionale».

Di vera e propria rivoluzione del Premio a partire dall’edizione 2021 parla Maurizio Baglini: «siamo arrivati a una maturazione tale che si fa esigenza concreta quella di creare una commissione di livello internazionale per decretare i prossimi vincitori del Premio Pordenone Musica. La mission è sempre stata quella di rendere riconoscibile il Teatro di Pordenone a livello internazionale, e questo, insieme alla residenza estiva della GMJO, ne è un ulteriore, fondamentale tassello».

Valore aggiunto di questa edizione del Premio è sicuramente la presenza di un musicista di fama mondiale come Maisky. Nel corso della sua sfolgorante carriera artistica lunga decenni, il celebre violoncellista ha eseguito e registrate più volte le Suites per violoncello di Bach: poterle ascoltare dal vivo è un’esperienza di rara eccezione. Consapevole che “la grande musica è sempre contemporanea” e gli artisti hanno il dovere di impegnarsi a fondo, Maisky affronta con rispetto, ovvero con amore, il capolavoro bachiano, perché “i grandi musicisti sono umili, si sentono messaggeri fra il compositore e il pubblico. Sanno che compositore, interprete e pubblico sono tre attori di un medesimo processo”. La musica di Bach rinasce a vita nuova perché – ricorda Maisky – “la sua musica assomiglia molto a un processo senza fine. Più la avvicini, più lei si allontana. Se potessimo definire la musica come una religione, quella di Bach allora è la Bibbia, il Libro dei libri”.

Per assistere agli attesi eventi di giovedì 27 e venerdì 28 maggio, gli ingressi omaggio potranno essere ritirati alla Biglietteria aperta dal 10 maggio tel 0434 247624 [email protected] oppure prenotati e stampati direttamente dal sito www.teatroverdipordenone.it

Le attività estive del Verdi proseguiranno con oltre 15 appuntamenti che troveranno spazio anche nell’area esterna al teatro: il pubblico potrà così assistere quest’anno al primo cartellone “open air” del Teatro.




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