Università a Pn, Banca e finanza un fiore all’occhiello

PORDENONE – Momento positivo per il Consorzio universitario cittadino.

Nei giorni scorsi, è stato inaugurato il corso di Banca e finanza, che aprirà i battenti il prossimo anno accademico con 78 matricole; inoltre, la laurea specialistica, partirà già il prossimo anno a Pordenone e non tra due anni.

E, infine, si sta registrando la volontà, anche da parte dell’ateneo di Udine, di assorbire l’università di Pordenone, che attualmente fa capo al Consorzio universitario.

Quanto al corso “di Banca e finanza – sottolinea il presidente del Consorzio Giuseppe Amadio, – è nato in un momento tutt’altro che facile, perché l’ambizione del dipartimento era sfumata. L’intuizione del professor Miani e la sensibilità del rettore, però, hanno permesso di ribaltare la prospettiva. Oggi inauguriamo un corso di laurea che costituisce una proposta unica in regione e non solo. E intendiamo formare quadri dirigenziali”.

Il direttore del dipartimento Andrea Garlatti annuncia che nei prossimi giorni il dipartimento delibererà anche l’attivazione, già il prossimo anno, del corso biennale e aggiunge che “ci potranno essere prospettive post laurea. Il territorio pordenonese per noi è particolarmente accogliente”.

Il rettore dell’Università di Udine, Alberto Felice De Toni, rileva che “in un territorio con una grande vocazione industriale, Banca e finanza è un indirizzo che guarda al futuro.

Il sindaco di Pordenone Alessandro Ciriani sottolinea come il nuovo corso di laurea rappresenti una ripartenza che però deve avere tanti motori perché è un investimento sui giovani e quindi sul futuro. “L’obiettivo a cui tendere – precisa – è l’università del Friuli a Pordenone, ma prima dobbiamo irrobustire il consorzio universitario in questa fase intermedia”.

L’appello è rivolto sia agli altri Comuni, in assenza della Provincia, che non c’è più, e con la Camera di commercio uscita dalla compagine societaria del Consorzio, sia ai privati. Università del Friuli significa università unica di Udine e Pordenone.

“Noi siamo pronti – fa sapere il rettore De Toni – e avvieremo un percorso per vedere come arrivarci”. Il rettore chiarisce che, per arrivare allo scioglimento del Consorzio universitario, bisogna prima risolvere una serie di adempimenti formali. Una di queste è la questione patrimoniale che può essere superata cedendo all’ateneo gli immobili in comodato.

“E’, poi, ovvio che un percorso così importante debba avvenire con l’affiancamento della Regione”. Presumibile, quindi, pensare che il tutto sarà affrontato dopo il voto della prossima primavera.




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