Vallenoncello, partito recupero case via Prata

PORDENONE – La rinascita delle case di via Prata a Vallenoncello, da anni in stato di abbandono, è iniziata. Ieri, 27 maggio, il Comune ha firmato l’avvio dei lavori per trasformare lo stabile in spazio di aggregazione e di servizi a disposizione del quartiere. La profonda riqualificazione, per un investimento di 600 mila euro, durerà circa 9 mesi. La struttura sarà pronta a primavera 2021.

Verranno insediati diversi servizi decentrati del Comune (analogamente a quanto fatto a Villanova e Torre) e non solo: vigile di quartiere, assistente sociale, consultorio familiare, ufficio anagrafe, Caaf per consulenze su calcolo Isee e modello unico.

Previsti anche punto internet, biblioteca multimediale, sala polifunzionale e ambienti che potranno essere utilizzati da giovani, famiglie, anziani e associazioni per incontri, eventi, corsi, compleanni, letture animate e laboratori, oltre che per il dopo scuola. Ci sarà anche un angolo cottura per piccoli pranzi e cene comunitarie. Alcuni dei cinque alloggi verranno demoliti, altri ristrutturati.

Le opere riguarderanno anche la riqualificazione energetica, l’abbattimento delle barriere architettoniche, la sistemazione dell’area esterna. Uno degli alloggi, inoltre, diventerà casa del custode a cui verrà affidata la sorveglianza.

Il recupero delle case, progettato dallo studio tecnico Mptec, rientra nel piano di rilancio degli immobili comunali voluto da Alessandro Ciriani.

«Appena insediati – spiega il sindaco – abbiamo fatto un censimento degli immobili comunali abbandonati e in stato di degrado, scoprendo che erano numerosi.

Diversi li abbiamo già sistemati e rimessi a disposizione della comunità, dai prefabbricati di via San Quirino, destinati al volontariato sociale, agli asili di largo Cervignano e via Selvatico, rinati come centri teatrali e musicali, agli alloggi in via Rovereto che oggi accolgono diverse associazioni.

E ora le case di via Prata, che diventeranno una struttura al servizio di Vallenoncello, un luogo di ritrovo e socializzazione, non più un immobile pubblico fatiscente». Al progetto hanno lavorato anche gli assessori Grizzo e Loperfido per la parte riguardante i servizi che verranno erogati una volta completato il recupero.




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